giovedì 13 dicembre 2012

l'AICF sospende la propria attività



Cari Amici e Colleghi,

l’Assemblea del 3.12.12 si è chiusa con il risultato che tutti sanno e di ciò prendo e prendiamo atto doverosamente.

Prendiamo anche atto, però, che nel contesto più significativo sulla questione dello scioglimento della DCF, non c’è stata alcuna chiarezza sul “dopo” e sul “come” e non un solo intervento (dei favorevoli allo scioglimento della DCF) in cui fosse presente un solo cenno ad un programma o a un progetto che ci facesse capire come si sarebbe realizzato e gestito lo sviluppo del calcio femminile.

Anche sul funzionamento di questo Dipartimento, sulla sua autonomia e gestione solo annunci generici e non me ne voglia il Presidente LND ma nemmeno nel suo intervento abbiamo sentito chiarezza tranne le citazioni economiche che già sapevamo: tolgo 500 mila, metto 200 mila, chiedo 250 etc.

Quindi, non un progetto vero e proprio ma solo un immaginario cambio di sigle (DCF in Dipartimento) e (futuri) nomi al posto di nomi, insomma, come si dice in “gattopardesco” “tutto cambi affinchè nulla cambi” che si “sposa” perfettamente con l’annuncio in assemblea della propria disponibilità a guidare il Dipartimento da parte del Presidente della Torres Marras, “guidatore” da sempre con Levati (tranne gli ultimi 3 anni) di questo nostro povero calcio femminile (avrei anche pensato ad una sua candidatura ma non dopo avergli visto voltare le spalle a questa nostra iniziativa rinnovatrice).

Noi (quelli che hanno votato per il No) volevamo conservare l’immagine e l’istituzione della Divisione femminile in una prospettiva di sviluppo da realizzare con una nuova e diversa collaborazione con Tavecchio iniziando con la LND un percorso più produttivo che in passato e guardando al raggiungimento, sulla scorta delle realtà di quasi tutti i grandi Paesi Europei, di una maggiore autonomia del femminile.

I nostri intenti e le nostre indicazioni sul da farsi e sulla prospettiva di nuove libere elezioni in DCF le abbiamo espresse in maniera molto chiara in numerose sedi e possono essere letti nel Blog dell’AICF.

Sono pronto a ricredermi ma stiamo tornando “indietro” e il calcio femminile italiano ha mostrato tutti i suoi limiti proprio in quest’Assemblea dove i suoi protagonisti Presidenti hanno accettato di sciogliere l’unica istituzione autonoma italiana di calcio femminile pressoché al “buio” e sulla base di proclami.

Ringrazio per l’onestà intellettuale gli 8 presidenti che hanno detto “no” allo scioglimento della DCF confermando coerentemente le posizioni di questi ultimi 2 mesi mentre esprimo imbarazzo per coloro i quali, dopo aver detto di tutto e di più contro il proposito di sciogliere la Divisione (le loro dichiarazioni nei confronti e contro Tavecchio sono agli atti dell’AICF) hanno, poi, dato il meglio di sé aderendo allo scioglimento rendendosi, sicuramente, poco credibili in linea generale.

La Associazione, nata per dare concreta voce all’esigenza di rinnovare uomini e idee sospende, intanto, ogni attività.